Siamo a Christchurch. La capitale della regione di Canterbury. La città più grande dell’isola del sud. Una città né bella né brutta, dallo stile decisamente inglese con vecchi edifici in pietra e un bel parco al centro.
Per noi è una giornata decisamente più rilassante rispetto a quelle trascorse fino ad oggi. Ci svegliamo con calma nella cabin del terrore di Greta Valley. L’aria è fresca. Ci accampiamo ben coperti sul prato di fronte alla nostra camera per una colazione all’aperto. Un po’ di relax prima di prepararci. Abbiamo il pullman per Christchurch alle 11:40. Per le 10:40 dobbiamo essere alla fermata a smontare le biciclette e riporle nelle sacche.
Il pullman arriva puntuale. L’autista ci aiuta a caricare le biciclette e saliamo. Un viaggio di circa ottanta chilometri tra le colline del Canterbury. Il Miche, che soffre il mal d’auto, fortunatamente riesce a dormire per tutto il viaggio.
Entriamo a Christchurch. La periferia è caratterizzata da casine basse unifamiliari; rigorosamente prefabbricate e con il giardino di fronte. Muri coperti da murales, qualche negozio, le strade trafficate, le persone che lavorano. Siamo di nuovo in una città, ci sembra quasi strano.
Il pullman si ferma nel centro; una volta pronti e montate le bici cerchiamo un posto per mangiare, prima di andare a lasciare in bagagli e visitare questa vivace città.
Fortunatamente vicino a noi c’è New World, una catena di supermercati dove si trova un po’ di tutto. Del sushi, un pezzo di quiche uova e bacon, del pollo arrosto, fragole e mirtilli; tutto consumato, elegantemente per terra,nel parcheggio del supermercato. Pranzo squisito. Ora possiamo andare a lasciare i bagagli al nostro motel; per raggiungerlo dobbiamo attraversare tutta la città.
Il motel si trova in uno stradone che porta fuori città; la struttura è composta da casette basse. Un letto matrimoniale, un letto a castello, cucina e bagno. Carina e pulita. Lasciamo in fretta la camera e andiamo a visitare Christchurch.
La prima tappa è Hagley Park, l’enorme parco cittadino. È un enorme area verde, attraversata da un piccolo corso d’acqua, l’Avon River; navigato da barchette dal fondo piatto e spinte come gondole. Il parco comprende anche un giardino botanico e un museo.
Si vedono persone di tutte le età che corrono, fanno attività fisica o si concedono qualche momento di relax. Dei ragazzi stanno giocando a cricket nel prato, mentre due squadre si stanno sfidando nel campo da cricket all’interno del parco. Noi ci fermiamo incuriositi a guardarli, senza capire bene cosa stiano facendo, ma ci piace guardare il battitore e un tizio che compie delle spettacolari scivolate per recuperare la pallina.
Visitiamo ora la zona del parco adibita a giardino botanico, dove ci sono piante ed alberi sia locali sia provenienti da ogni parte del mondo.
Quello che ci lascia meravigliati, che riteniamo essere il vero gioiello del parco, è Central Rose Garden. Un roseto con con oltre 104 specie di rose; di tutti i colori e di tutte le forme. È meraviglioso e non vorremmo più andare via.
Proseguiamo il nostro giro per le vie del centro. Tante zone sono ancora un cantiere aperto, dopo il disastroso terremoto che ha colpito la città nel 2011. La piazza principale della città, Cathedral Square, è per metà chiusa a causa dei lavori di restauro della Christ Church Cathedral, duramente colpita dal terremoto.
Si è fatto tardi e domani la sveglia sarà prestissimo. Ci fermiamo a fare la spesa per la cena e torniamo un motel. Bastoncini di pesce e fagiolini lessi, consumati davanti alle finali di America’s Got Talent, aspettando notizie dall’Italia. Sta per nascere Nora la nostra nipotina. Una volta arrivata la notizia del lieto evento, le prime foto e parlato con i neo genitori possiamo andare a letto. Felici.
Benvenuta Nora.
Domani sarà una giornata di trasferimento. Ci sposteremo sulla selvaggia west coast. Prenderemo due mezzi per arrivare a Fox Glacier, dove inizieremo l’esplorazione del lato dell’isola dove la natura è ancor di più protagonista.