La prima giornata trascorsa a Tokyo ha ripagato in pieno le aspettative che avevamo su questa città, regalandoci anche una sorpresa finale che ci ha lasciato a bocca aperta e che difficilmente dimenticheremo.
Ci siamo svegliati nella nostra minuscola stanza di hotel dopo una bella dormita, pronti per Tokyo.
La prima tappa è il Tsukiji Market, il mercato del pesce più grande del mondo. È costituito da un mercato interno Jonai-Shijo, che è la parte principale, e da uno esterno, Jogai-Shijo.
Nel Jonai-Shijo, la vendita è all’ingrosso, principalmente effettuata tramite asta. Le aste sono riservate ai soli commercianti in possesso della licenza. Alle 5 del mattino inizia l’asta più famosa, quella dei tonni. Ci piacerebbe vederla, ma l’accesso ai bambini è vietato, il numero di persone ammesse ad assistere alla contrattazione è limitato a 120 e occorre prenotarsi sul posto alle 4:30 del mattino. Tutte ottime ragioni per andare con più calma.
Nel Jogai-Shijo invece si trovano i negozi di vendita al dettaglio e i ristoranti, uno accanto all’altro lungo gli stretti vicoli del mercato, con camerieri che invitano le persone a entrare e a sedersi. La nostra visita al Tsukiji Market non può definirsi completa senza aver consumato almeno una porzione di sushi. Ci concediamo un sushi di tonno che ci portiamo via e ci consumiamo tranquilli. Tonno freschissimo e sushi eccellente.
Ci rimettiamo in sella per raggiungere un l’isola di Odaiba, il luogo che ritenevo assolutamente indispensabile nella nostra visita a Tokyo, poiché vi è collocata una enorme statua di Gundam 😊.
Lungo la strada ci fermiamo al palazzo Panasonic, dove al secondo piano c’è una installazione della Nintendo, con i vari giochi, Mario Bros compreso. Dudu è eccitatissimo ed ha delle aspettative altissime. Gran parte del palazzo è occupato dalla presentazione delle due mascotte degli Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo m brevissimo giro andiamo diretti al secondo piano. Per giocare dieci minuti occorre prenotarsi e, il primo posto disponibile è dopo quasi due ore. Pazienza. Dudu si consola giocando dieci minuti al Game Boy, subito libero. Le aspettative purtroppo non sono state ripagate.
Finalmente arriviamo al Gundam. Ok, non è più l’originale Gundam Rx-78, sostituito da Gundam Unicorn, ma Gundam è sempre Gundam.
— Noiosissima pillola su Gundam—
Gundam è una serie nata nel 1979 dalla matita di Yoshiyuki Tomino. In realtà ha appassionato vecchie e nuove generazioni grazie ad una produzione notevole di serie animate, anime come sono chiamate in Giappone,e manga. In Giappone Gundam non è solo un anime o un manga, ma un simbolo.
L’RX78 è il modello di Gundam più famoso in assoluto, quello che ho visto io in tv nei primi anni ‘80. È il robot pilotato da Peter Rei protagonista della prima storica serie.
Nel 2009 per celebrare il 30esimo anniversario del robot, fu creato creato un Gundam RX78-2 in scala 1:1 alto 18 metri.
La versione la 78-2 differisce dalla primissima originale, per la presenza nella schiena del JetPack che consente nella serie al robot di volare nello spazio.
Nel 2017 l’RX0 Unicorn ha sostituito l’RX78. È più imponente, infatti è alto 19,7 e un peso di circa 49 tonnellate.
L’RX0 Gundam Unicorn è una serie nata nel 2007. Si può considerare come un seguito della serie storica di cui fu protagonista Peter Ray e l’RX78.
— Fine della noiosissima pillola su Gundam—
Siamo fortunati perché dopo poco dal nostro arrivo inizia a muoversi, tra una marea di persone in adorazione. Si muove riproducendo i suoni della serie. Io, Dudu e il Miche gasati, Micky comprensiva. Pranziamo e ci concediamo una visita al centro commerciale adiacente.
Il nostro hotel è a più di 15 chilometri, così verso le 5 decidiamo di rientrare. Percorriamo, bici alla mano, una bellissima passeggiata vicino al centro commerciale, poi una spiaggia fino a iniziare a salire per imboccare il Rainbow Bridge.
All’inizio del ponte un poliziotto ci avvisa che non è possibile percorrerlo in bici, ma soltanto con la bici a mano. Ci fornisce così una specie di pattini da mettere alla ruota posteriore, in modo da essere sicuro che percorriamo i quasi due chilometri spingendo la bici. Siamo praticamente soli. In una città di 15 milioni di abitanti più i turisti siamo soli. Saliamo sul ponte mentre sta calando la notte. Lo spettacolo di una Tokyo notturna, con tutti i grattacieli illuminati, sospesi sul mare è, forse, l’immagine più bella di questo Giappone. Non vorremmo mai scendere dal ponte.
Una immagine che ci porteremo dentro per sempre.
La serata si conclude con una cena in hotel e una doccia. Domani proseguiamo nell’anima nostra visita di Tokyo.