Leon. Fine dell’ottava tappa. Finalmente tappe semplici, tanto semplici che dovevamo fermarci 15 km prima, ma abbiamo deciso di arrivare subito a Leon superando il muro dei 70 km. Abbiamo anche superato la metà del cammino, se consideriamo Santiago come punto di arrivo; l’avventura prevede però di fare tappa prima a Muxia e successivamente a Finisterre pedalando con l’oceano di fianco. Panorami che variano tra campi gialli di grano tagliato, campi di girasoli e corsi d’acqua. Paesi di poche case nate intorno ad una chiesa. Tanti, tantissimi nidi di cicogne.
Leon molto bella e ordinata. Cattedrale imponente e tante persone e turisti in giro. E poi ci sono loro. I pellegrini, sempre più strani. Chi non disponendo di bastoncini da nordic walking sceglie per delle fantozziane racchette da sci, chi stanco delle scarpe tecniche da montagna decide di proseguire il cammino in infradito e calzini, chi ancora viaggia con un burattino che si affaccia dallo zaino.
Insomma di cose da raccontare ce ne sarebbero infinite.
Ora a letto per la solita sveglia da nottambuli. Pronti per andare verso Astorga e superarlo per avvantaggiarci nella scalata al secondo monte che incontreremo verso Santiago.il più alto. Notte.
Un giorno a Dubrovnik
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