Siamo in un albergo adiacente all’aeroporto di Helsinki-Vantaa, il più grande dei due aeroporti della capitale finlandese, nonché il maggior aeroporto della Finlandia. Precisamente si trova nella vicina città di Vantaa a circa 20 chilometri da Helsinki.
Tre giorni fa abbiamo scoperto di avere le zecche, e questa cosa ci ha fatto fermare un attimo. Non siamo aracnofobici, ma entrare in contatto con animaletti che possono portare malattie, anche pericolose, non è il massimo, e la zona dell’arcipelago ne è piena. Decidiamo pertanto di terminare la parte più selvaggia del viaggio e tornare in città. Prima a Turku, poi a Helsinki.
Ci svegliamo di prima mattina nella nostra cabin. Siamo più tranquilli di quando siamo andati a letto. Prima di fare colazione ci facciamo un altro controllino per verificare se abbiamo altre zecche. Micky, purtroppo, ne ha un’altra nella gamba e la cosa risulta inquietante. Non è possibile che ci sia sfuggita ai numerosi controlli del giorno prima. La spiegazione può essere soltanto una: sono nel campeggio!
Ci prepariamo velocemente, lasciamo il campeggio e iniziamo a pedalare in direzione Turku. Il percorso corre interamente su pista ciclabile. La giornata è un po’ ventosa, ma in compenso non piove. L’argomento zecche monopolizza un po’ la conversazione, ma la pedalata è piacevole. A godersi la giornata lungo il percorso incontriamo numerose persone con la bicicletta o con gli skirol; una buffa coppia di anziani passeggia con un maiale al guinzaglio.
Entriamo a Turku, città di origine medievale, attraversata dal fiume Aura, capitale della cultura europea del 2011. È carina e ben curata. Pedaliamo sul lungo fiume affollato di persone; chi passeggia, chi corre, chi si gode la giornata a bordo di locali sorti su grandi barche ormeggiate. Avanziamo zigzagando tra la gente, attraversiamo un ponte, e dopo una breve salita arriviamo alla casa dove dormiremo.
È un monolocale appena ristrutturato in un palazzo elegante. È luminoso e ben curato, con un arredamento e moderno e funzionale. Il tempo di lasciare i bagagli e usciamo. La prima, fondamentale, tappa di Turku è, obbligatoriamente, un centro commerciale con una lavanderia a gettoni. Un lavaggio di tutti gli abiti e un successivo passaggio nell’asciugatrice a temperatura altissima servono per toglierci tutti i dubbi residui sul fatto di avere zecche nell’abbigliamento. Ci accampiamo davanti alla lavatrice, con tutti i vestiti e le borse disposti in quattro carrelli. Abbiamo l’aspetto degli scappati di casa, ma è una operazione necessaria.
Una volta lavato e asciugato ogni singolo vestito, sacchi a pelo compresi, possiamo ricaricare le bici e concederci un giro della città. Pedaliamo lungo la via principale, con i suoi negozi, passando per la bella cattedrale in pietra risalente al XIII secolo sorta sui resti di una antica chiesa in pietra. Purtroppo è chiusa, pertanto scendiamo lungo il fiume fino all’antico castello di Turku, uno degli edifici più antichi della Finlandia.
Il castello è oggetto di numerose leggende legate alla presenza di fantasmi al suo interno che lo hanno reso famoso nel corso dei secoli. Noi lo vediamo da lontano; ovviamente è chiuso anche questo. Continuiamo ad andare a zonzo per la graziosa città fino all’ora di cena, dopodiché torniamo a casa a mangiare e a prepararci per visitare Helsinki.
Ci svegliamo pronti per spostarci ad Helsinki, dove trascorreremo due mezze giornate a visitare la città, prima di andare verso l’aeroporto. Pedaliamo fino alla vicina stazione e saliamo sul treno che ci porta nella capitale. Un controllore con la luna decisamente storta protesta con chiunque con qualsiasi scusa; noi non facciamo eccezione facendolo brontolare su come abbiamo posizionato bici e bagagli, per altro posizionate nel modo corretto. Le due ore di viaggio risultano utili sia a Micky che a me per organizzare o sbrigare un po’ del lavoro che ci attende al ritorno.
Arrivati ad Helsinki andiamo subito a lasciare i bagagli nel luogo dove dormiremo: un hotel della catena Scandic, molto bello e, soprattutto, famoso per avere una colazione super. Un salto in camera e ripartiamo subito per una visita, più approfondita della capitale nordica.
La prima tappa è la bellissima Biblioteca Centrale di Helsinki Oodi che prima ancora di essere una biblioteca è un centro di multifunzionale pazzesco. Un luogo dove passare il tempo libero, interagire con le persone, mangiare, usufruire di spazi e strumenti comuni. È sicuramente la cosa che ci è piaciuta e ci ha impressionato di più della città. Entriamo dalla facciata futuristica, curva realizzata con vetri e legno. Sembra di entrare in un astronave. Il piano terra, oltre ad un bancone dove danno informazioni, contiene una specie di cinema/teatro e un caffè-ristorante.
Saliamo le scale. Il primo piano è dedicato ad attività lavorative, sociali, ricreative. Ci sono stanze nelle quali lavorare, sale riunioni, luoghi in cui studiare, laboratori per progettare e fabbricare oggetti, stampanti in 3D, macchine per cucire, sale giochi. Inoltre c’è una sala attrezzata per la realtà virtuale nella quale abbiamo provato a viaggiare tra i pianeti del sistema solare. Tutti questi spazi e questi strumenti sono utilizzabili gratuitamente da chiunque.
Infine visitiamo l’ultimo piano. Qui si trova la biblioteca vera e propria dove si possono possono leggere libri seduti comodamente davanti alle grandi vetrate affacciate su Helsinki. Questo piano ospita anche una enorme terrazza e un’area per bambini.
Spendiamo un paio d’ore all’interno della biblioteca, tanto che si è fatto quasi sera. Un giro in un vicino centro commerciale per curiosare su ciò che mangiano, comprano e come si vestono le persone di Helsinki, e poi in hotel, dove prima di dormire ci concediamo una bella sauna.
Ci svegliamo pronti per godere della rinomata colazione dell’hotel, ed effettivamente è ricchissima e buonissima. Dolce, salato, piatti freddi, caldi, perfino i marshmallow e gli orsetti gommosi da mangiare con la nutella. I finlandesi vanno pazzi per liquirizie, marshmallow e
Decidiamo di visitare la fortezza di Suomenlinna che si trova nell’omonima isola proprio di fronte al porto di Helsinki. Si tratta di un’antica base navale creata quando la Finlandia faceva ancora parte del Regno di Svezia, passata poi alla Russia ed infine alla Finlandia. Onestamente, a parte la breve gita in traghetto nel mare di Helsinki la fortezza non ci ha affatto impressionato. Una vecchia caserma, con un bel parco e qualche cannone. Forse la descrizione è un po’ eccessiva in negativo, ma non ci è piaciuta.
Purtroppo è ora di lasciare la capitale e la Finlandia. Passiamo dal deposito bagagli dell’albergo, carichiamo le bici e ci mettiamo in strada in direzione aeroporto. Per una decina di chilometri il percorso è un fantastico déjà-vu. Ripercorriamo il percorso che abbiamo fatto il primo giorno per uscire da Helsinki, e alla fine è giusto. Chiudiamo il cerchio. Tante scene ci scorrono nella testa. Così come rivedere un vecchio film che abbiamo a cuore, il cervello ci richiama le stesse sensazioni e le stesse emozioni provate un mese fa.
Ora pieghiamo verso l’aeroporto. Attraversiamo un bosco, poi corriamo accanto ad un prato dove un cervo cammina parallelo a noi quasi come per salutarci. È il saluto di questo stupendo paese che ci ha regalato tanta bellezza. È stato come visitare gli Uffizi della natura: ci sono talmente tanti scorci e cose belle che si finisce per non dare loro il giusto peso. L’occhio si abitua presto al bello.
Arriviamo al nostro ultimo hotel. Vicinissimo all’aeroporto e piuttosto bello. Un hotel business con belle camere e ottimi servizi. Ne approfittiamo per concederci un’ultima piacevole e rilassante sauna finlandese. Io ed i bimbi la condividiamo con un ragazzo di Oulu, una città affacciata sul golfo di Botnia che abbiamo attraversato circa venti giorni fa. Parliamo della Finlandia e del modo di vivere. Ci parla dell’inverno, una stagione, a suo dire, magnifica dove tra sport, passeggiate al chiaro di luna e vivacità dei locali non ci si annoia mai.
Ormai è sera, domani saremo in aereo. Lasciando da parte gli inconvenienti, che hanno arricchito in termini di esperienza, la Finlandia è una terra che ci ha affascinato. Non è ricchissima di storia, di tecnologia o di vita notturna, ma qui si viene per altro. Godere della sua immensa natura.