Encinitas, penultima tappa di cinquantasei chilometri prima di terminare il nostro viaggio a San Diego. Una giornata di trasferimento presa con calma, fermandoci ad ogni scorcio; ci sono luoghi, persone, momenti per cui vale la pena di fermarci un attimo per imprimerle della mente.
Ci svegliamo a San Clemente trovando la stessa nebbia che abbiamo lasciato la sera precedente. Ormai conosciamo i nostri tempi. Per colazione, raccolta dei vari oggetti in giro, sistemazione bagagli e carico bici ci servono circa un paio d’ore, forse un poco di più. Poco dopo le nove riusciamo ad essere in sella. Un percorso vario e movimentato pedalato per intero nella contea di San Diego. Lunghi saliscendi, un pezzo di autostrada e un tratto piano di fianco all’oceano caratterizzeranno la nostra giornata.
La prima parte della mattinata scorre tra piste ciclabili, saliscendi impegnativi e boschetti. Alla nostra destra sempre la discesa verso l’oceano con tratti affollati di SUV e surfisti. Questo tratto di costa più di altri è percorso da moltissimi ciclisti, comunque sempre in numero considerevole in California. Dopo venti chilometri prima sosta per una merenda. Dopo poco dovremo affrontare diciotto chilometri di autostrada, un po’ troppo pericolosi per il Miche che dovrà quindi lasciare la bici.
Diciotto chilometri macinati in poco più di quarantacinque minuti, quasi un record per noi che viaggiamo sempre a pieno carico. Dudu si è meritato un “combo” hamburger e patatine nel solito localaccio, il Miche si aggrega con hot dog e patatine e Micky ed io con una più leggera frittata di verdura, anche se di leggero le frittate americane hanno ben poco visto quel che ci mettono dentro, sopra e di fianco.
Il pomeriggio scorre benissimo a fianco dell’oceano, ogni tanto ci soffermiamo a guardare i surfisti e a godere dei paesini che attraversiamo. La California del sud è veramente un posto speciale.
Arriviamo a Encinitas piuttosto presto. Dudu e il Miche sono attesi da un po’ di compiti, io e Micky da un po’ di lavoro. Di fronte al nostro motel un supermercato biologico. Vabbè, ce ne sono tanti, ma voglio vedere quanti sono quelli con una mega arnia all’interno, con le api che possono uscire attraverso dei tubi per andare fuori, e con un rubinetto che fornisce direttamente il miele prodotto. Una cosa che lascia incantati. Si potrebbero passare delle ore davanti all’arnia a vedere le api.
Cena leggera a base di straccetti di maiale al Jack Daniel e miele, pollo e verdure, poi a letto pronti per l’ultima tappa.
Comments
1 commentoGiovannella
Gen 8, 2018Siete riusciti a vincere la tentazione di assaggiare un miele così delizioso?A proposito,quale sei dei surfisti fotografati…….hi!hi!hi!