Ci siamo. Tra poche ore il decollo dell’aereo risuonerà per noi come lo start per un centometrista.
Le bici sono già nelle sacche, i bagagli preparati e controllati più volte scrupolosamente, la tenda ed i sacchi a pelo pronti per accoglierci. Non ci resta che partire e vivere intensamente questa nuova avventura ai confini del mondo.
Per gli antichi greci l’antipode era l’abitante di un’ipotetica terra giacente nell’emisfero australe e diametralmente opposta alla terra conosciuta.
Agli antipodi del nostro paese c’è la Nuova Zelanda, una nazione grande quasi come l’Italia con la popolazione del Veneto. Verde, verdissima, con una immensa varietà paesaggistica: valli alpine, giungla, spiagge, montagne glaciali, laghi ribollenti, fiordi, vulcani attivi e geyser.
La Nuova Zelanda è uno stato insulare dell’Oceania formato da due isole principali, l’Isola del Nord e l’Isola del Sud, più varie altre isole minori. Si estende, più o meno, tra le latitudini di Bolzano e Napoli, ma dall’altra parte del mondo. Noi pedaleremo in lungo e in largo attraverso l’Isola del Sud, che per i Maori Te Wai Pounamu, è “l’acqua della pietra verde”, dove la pietra verde è la giada.
Pedaleremo nella Terra di Mezzo, sulle tracce della Compagnia dell’Anello, immersi e spersi in una natura incontaminata per quasi un mese. Cercheremo di farci rapire dalla cultura di questo giovane paese che, forse per la lontananza, forse per la natura immensa, forse per le gesta degli All Blacks (la squadra nazionale di rugby), suscita in noi un fascino particolare.
Partiremo da Nelson, cittadina all’estremo nord dell’Isola del Sud, che prende il nome da Horatio Nelson, proprio quel Nelson, la cui statua ci guarda dalla cima di un imponente colonna in Trafalgar Square a Londra.
Da qui pedaleremo verso ovest, seguendo la costa fino a Christchurch, soffermandoci a Kaikoura per una escursione in barca alla ricerca delle balene. Attraverseremo le Alpi neozelandesi, le cui vette superano i 3000 metri di altezza per spostarci nella costa occidentale dell’isola, più selvaggia e a picco sul mare; li troveremo il Fox Glacier il famoso ghiacciaio vista mare. Pedaleremo verso sud fino ad Haast, prima di attraversare nuovamente le Alpi e dirigerci nuovamente verso la costa ovest.
Passando tra laghi alpini e valli mozzafiato ci avventureremo nell’Otago Central Rail Trail, pedalando lungo una vecchia ferrovia per andare a concludere il nostro viaggio a Invercargill.
Viaggeremo in territori a bassissima densità di popolazione, dove sarà fondamentale essere autonomi in acqua cibo e dormire. Compreremo una SIM card locale in modo da avere l’accesso ad Internet; dobbiamo poter lavorare e aggiornare il blog, anche se la scarsa copertura di rete, specialmente nelle zone più remote, renderà difficoltoso svolgere qualsiasi attività che necessiti di una connessione.
Sulla carta siamo preparati, ora non ci resta partire e testare sul campo se ci siamo preparati bene 🙂
Comments
1 commentoMarco
Dic 11, 2019Buon viaggioooooo….
Alessandro Falleni
Dic 12, 2019Grazie 😊
Siriana
Dic 12, 2019Seguirò con affetto e partecipazione la vostra “avventura” in una terra così lontana che mi affascina da sempre. Un abbraccio a tutti ed in particolare al “mi bimbo”.
Alessandro Falleni
Dic 13, 2019Grazie Siriana, noi cercheremo di vivere ogni singolo istante di questa avventura con entusiasmo e curiosità. La stessa che leggiamo negli occhi dei bimbi. Loro sono spugne e spesso ci sorprendiamo di quanto siano attenti a ciò che li circonda, anche se sembrano distratti.
Francesca Martinelli
Dic 16, 2019Evviva un nuovo viaggio!!! Leggerò tutto con gioia e aspettativa. Buon vento!
Alessandro Falleni
Dic 16, 2019Grazie Francesca. Quando abbiamo un po’ più di ferie l’avventura ci scappa 😂.
Francesca Martinelli
Dic 16, 2019Aaahhh, per scrivere il commento ho perso la fermata della metro 😀
Alessandro Falleni
Dic 16, 2019😂