Siamo a Bassano del Grappa. Ci siamo lasciati alle spalle il Trentino Alto Adige e siamo entrati in Veneto. Sessantadue chilometri piuttosto semplici, quasi interamente in discesa sulla ciclopista del Brenta.
.Ci siamo ritrovati ieri sera a Roncegno, io proveniente da Roma, Micky, Dudu e il Miche da Padova. Per me subito un inconveniente. Nel togliere la bici dalla sacca, mi sono accorto che durante il tragitto ho danneggiato il cambio della bici. Non avendo troppi attrezzi dietro ho dovuto riprendere il treno fino a Levico Terme dove un simpatico ciclista mi ha riparato la bici e mi ha offerto un buon bicchiere di vino. In sella per coprire i dodici chilometri che mi separavano dall’albergo. Una bella villa stile Liberty, un pochino decadente, che mantiene arredi originali degli anni venti.
Stamani sveglia presto, colazione ricca e abbondante e in sella. La strada scorre bene. Proseguiamo in fila indiana verso Borgo Valsugana dove riprendere la ciclovia del Brenta. Accanto ci scorrono le macchine da rally storiche del Valsugana Historic Rally. Meravigliose! Fiat 131 abarth, Lancia Stratos, Lancia Beta Montecarlo, 124 Sport, Opel Kadett, A112 Abarth e tutte le migliori macchine da rally degli anni della mia infanzia/adolescenza. Il Miche che non si faceva sfuggire una macchina e, ad ogni passaggio, chiedeva che macchina fosse. Dudu era più interessato ai miei racconti di quando andavo a vedere i rally.
Arriviamo finalmente a Borgo Valsugana, antico e caratteristico paese sul fiume Brenta, circondato da alte montagne innevate. Bello e caratteristico. Ci fermiamo nella piazza principale per un caffè ripartiamo. Da li, almeno per venti chilometri, una pista ciclabile che sposta verso l’alto l’asticella delle ciclovie. Oltre ad essere ben tenuta è circondata da una natura straordinaria. L’aria pulita e limpida, i boschi, i campi verdi, il Brenta e le montagne innevate a fare da sfondo. A nostro parere è la pista ciclabile più bella che abbiamo mai attraversato fino a questo momento.
Ci godiamo il percorso e ci feriamo a pranzare su un tronco ai margini di un bosco. Un po’ di relax mentre Dudu e il Miche esplorano il bosco, senza allontanarsi troppo per paura degli orsi ?. Di nuovo in sella per coprire gli ultimi venticinque chilometri che ci separano da Bassano del Grappa.
Arriviamo a Bassano del Grappa. Tappa in ostello per scaricare i bagagli prima di visitare la cittadina. L’ostello è un ex orfanotrofio dell’Ottocento convertito che mantiene la storicità. Via di nuovo per un giro nelle piazze principali e al ponte degli alpini e per un assaggio qualche specialità locale. Il mezzo e mezzo, un aperitivo nello storico locale Nardini (quello della grappa), e il ciambellone bassanese, un dolce con noci, pinoli e uvetta, il cui sapore ricorda quello del panettone.
Cena in ostello, dove, grazie alla possibilità di utilizzare la cucina, abbiamo soddisfatto la voglia di pasta al pesto di Dudu e del Miche e nanna.
Domani ci aspettano quarantacinque chilometri per arrivare a Limena.
Comments
1 commentoGiovannella
Mag 1, 2017Ale,hai fotografato il listino per farti arrivare un buono”bevuta”?