Siamo a Fortezza. Quarantatre chilometri percorsi in una assolata, ma fresca, giornata primaverile. Percorso piuttosto facile, quasi interamente in discesa,  con qualche picco qua e la. Una affascinante pista ciclabile che corre per ampi tratti lungo una vecchia ferrovia, con tanto di gallerie e semafori ferroviari. La natura è dominante e la sua bellezza toglie il fiato. Boschi, cascate, pareti ghiacciate che, ora con il disgelo, lasciano cadere dei grosse lastre di giaccio con un grosso fragore. E poi ci sono i paesini. In pieno stile tirolese. Caratteristici, ordinati e puliti. Le persone sono molto più simili a quelle incontrate nei nostri viaggi nell’Europa continentale che agli italiani. Qui, antecedentemente alla prima guerra mondiale, era impero austro ungarico.

Il Miche osservato speciale. Questo week end in bicicletta farà da cartina tornasole per capire come possiamo programmare le prossime vacanze. Si è comportato piuttosto bene. Ha pedalato, ha spinto nelle salite, si è lamentato il giusto. Solo una caduta, che sommata alla stanchezza,  lo ha fatto piangere. Come soluzione la sua bici è stata rimorchiata per un breve tratto con quell’aggeggio geniale che è il Trailgator.

Per Dudu, abituato ad altri ritmi, anche se non al massimo della forma, una passeggiata.

Sosta per pranzo a Vipiteno, nome a noi familiare per gli yogurt. Bellino e tirolese come gli altri paesini incontrati. Un campanile con gli stemmi della città e la strada che lo attraversa. Noi come i peggiori dei turisti a cercare yogurt particolari: mela, pera e camomilla, miele e melissa :D.

Di nuovo in sella per percorrere gli ultimi venti chilometri che ci separano da Fortezza. Di nuovo tra natura e stalle. Odore di bosco alternato a odore di fieno e di stalla di mucca.

Arriviamo a Fortezza, un piccolo paesino che sorge vicino ad un forte asburgico,  sulle montagne del Tirolo. Dopo una merenda in riva a un fiume azzurrissimo diretti in albergo. La giornata è stata lunga. Domani Bolzano ci attende.