San Michele d’Adige, un paesino attraversato dall’Adige con poco intorno. Siamo già in camera al termine di una giornata strana; grigia e ventosa. Abbiamo percorso soltanto quaranta chilometri, ma con un costante vento contrario e quindi sono sembrati molti di più.
Sveglia di prima mattina, abbondante e ottima colazione e in sella. Usciamo da Bolzano e, percorrendo stradine tra i meleti, ci dirigiamo verso Laives, dove l’Isarco si getta nell’Adige. Da li riprendiamo la pista ciclabile. La pista corre ora sopra l’argine dell’Adige. Panorama bello, ma abbastanza monotono. Il fiume, i meleti, i vigneti e le montagne a fare da sfondo; qualche anatra ogni tanto che nuota pacifica. Percorriamo tutta la bassa atesina toccando Bonzolo, Ora, Egna, Laghetti, Salorno per poi arrivare San Michele d’Adige.
Il vento contrario fa il suo dovere facendosi sentire sulle gambe e sul morale. Per contrastarlo, giochiamo a parole incatenate, raccontiamo storie “dei tempi antichi” e cantiamo. Le soste sono più frequenti e più lunghe del solito, ma nessuno ci mette fretta. Anche in una giornata in cui non è facile pedalare a causa del vento, sia il Miche sia Dudu si comportano bene, anche se il Miche si concede un pisolino dopo pranzo con tanto di bici rimorchiata.
Una cosa curiosa è il fatto che la pista ciclabile sia ben tenuta, nuova, con servizi per i ciclisti, ma dei vari cartelli disseminati ad intervalli regolari, con distanze e luoghi non ne torna uno. Le distanze non coincidono assolutamente né quanto riportato nelle guide né con quanto abbiamo verificato personalmente.
Domani ci attende l’ultima breve tappa di questo lungo week end. Sedici chilometri da percorrere prima di arrivare a Trento dove ci aspetta il treno che ci riporterà alle nostre vite. Il tempo non promette niente di buono. Speriamo di non pedalare troppo sotto la pioggia.
Comments
1 commentononna Lella
Apr 25, 2017Ma come sono bravi questi cuccioli! Il Miche che dorme poi….. (ma avevate portato anche il suo seggiolino?) ) attenti che x domani da pioggia