Siamo a Gaeum-myeon, un piccolo paesino sperduto nella campagna coreana, in una casa che, per raggiungere una temperatura decente, ci ha richiesto più di tre ore di riscaldamento.
La sveglia a Andong è da vacanze di Natale: fuori tutto è coperto da un manto bianco, e grossi fiocchi di neve continuano a cadere incessantemente.
Usciamo per andare a fare colazione. Siamo felici, mq anche preoccupati: se continua così, la tappa di oggi sarà complicata. Intanto Niccolò e Michelangelo giocano a tirarsi pallate.
Ci fermiamo in un piccolo locale con una vetrina che dà sulla strada. Mentre mangiamo, non riusciamo a staccare gli occhi dalla neve che cade silenziosa, rendendo il paesaggio quasi magico. Finito di fare colazione, torniamo alla nostra casa per prepararci al viaggio.
Ci vestiamo con cura, indossiamo le maschere da neve, e partiamo. È bello passare dal ponte pedonale che abbiamo attraversato ieri, ora ricoperto da uno spesso strato di neve. Lo superiamo senza troppi problemi, anche se a turno cadono prima Niccolò e poi Michelangelo , fortunatamente senza alcun danno. Imbocchiamo una strada principale che ci percorreremo, in salita, per i prossimi 19 chilometri.
Per fortuna, smette di nevicare. La strada, inizialmente coperta di neve, piano piano si pulisce, permettendoci di pedalare con maggiore facilità. Dopo un tratto su una strada più ampia, svoltiamo su una stradina di campagna. L’atmosfera cambia completamente: campi innevati, torrenti silenziosi, laghi ghiacciati e boschi spogli. Per oggi non incontreremo nessuna città, solo piccoli e sparuti villaggi di campagna.
Ci fermiamo per un pranzo veloce, giusto il tempo di ricaricare le energie, poi riprendiamo a pedalare fino a Gaeum-myeon. Quando arriviamo, troviamo subito la nostra casetta: un edificio di mattoni rossi accanto all’ufficio postale. Sistemiamo le biciclette e entriamo.
L’interno è semplice, con due camere, una grande sala con angolo cottura e un bagno. Tuttavia, c’è un problema: è glaciale. Anche accendendo tutto ciò che è in grado di riscaldare la casa al massimo, sembra che la temperatura non si alzi di un solo grado.
Usciamo in cerca di qualcosa da mangiare. Il paese non offre molto, solo un piccolo minimarket strapieno di prodotti, tutti con etichette esclusivamente in coreano. La signora dietro il bancone cerca di aiutarci, ma la barriera linguistica è insormontabile. Alla fine, scegliamo alcune cose che ci sembrano commestibili: udon e pollo fritto da riscaldare al microonde.
Tornati a casa, notiamo un piccolo miglioramento: il riscaldamento a pavimento ha iniziato finalmente a fare il suo lavoro, rendendo l’ambiente un po’ meno gelido. Dopo un po’ di lavoro, ci mettiamo ai fornelli per preparare la cena. Gli udon caldi e il pollo riscaldato ci aiutano a riscaldarci.
Prima di andare a dormire, ci concediamo un momento di relax: un bel film di Natale mentre facciamo la beauty routine coreana. Il Grinch inizia a creare l’atmosfera giusta di questi ultimi giorni che conducono al Natale.