Ci svegliamo alle sette ad Ardea dopo una notte piuttosto complicata. Il dolore all’appendice non mi ha fatto dormire tranquillo, tanto che su Google Map ho controllato la distanza all’ospedale più vicino. Ospedali riuniti di Anzio-Nettuno, 11 km.
Fortunatamente un antinfiammatorio fa il proprio mestiere e il dolore piano piano passa lasciando spazio al riposo. La mattina mi sento ancora un po’ indolenzito, ma va decisamente meglio.
Facciamo colazione, prepariamo le bici e partiamo. La strada è dissestata a causa degli enormi pini che si elevano per alcune decine di metri sopra di noi su entrambi i lati e piuttosto trafficata.
Arriviamo ad Anzio, una cittadina piuttosto ordinata con resti di edifici romani che ci testimoniano la sua storia antica.
Una sosta per uno spuntino ad un chiosco sulla spiaggia è qual che ci vuole.
Il caldo si fa sentire e la cosa migliore sembraquella di passare qualche ora in spiaggia e fare qualche bagno, dopo aver fatto una sosta ad un supermercato per fare scorta di provviste per il pranzo.
Mentre siamo al supermercato, Mario, un amico, passa a salutarci facendoci una gradita sorpresa; ci da indicazioni per una spiaggia accessibile con le bici e con un bel
Mare. Torre Astura, una spiaggia dentro un’area militare, a circa dieci chilometri da noi sembra perfetta.
Si tratta di una torre costiera fortificata, costruita sui resti di una villa romana. Lungo la strada c’è un grande parcheggio; da lì la torre dista circa due chilometri da percorrere a piedio in bicicletta, seguendo una stradina sterrata tra macchia mediterranea e pineta. Il mare è abbastanza pulito. Ci sistemiamo in pineta a dieci metri dal mare. Un’ottima posizione per trascorrere tre ore di piacevole relax, tra il fresco della pineta, il mare e le bici sotto controllo.
È il momento di ripartire per andare verso Foce Verde, praticamente la spiaggia di Latina, dove passeremo la notte.
Un ponte interrotto ci costringerebbe a fare una deviazione di una quindicina di chilometri, ma con un po’ di fatica e sudore passiamo bici e bagagli dall’altra parte delle barriere di cemento, aiutando anche una ragazza con il nostro stesso problema.
Finalmente Foce Verde. Il lungomare è curato, le spiagge sono affollate e, un vivace via via di ragazzi in bicicletta e monopattino rende perfettamente l’idea di estate e di vacanze.
Ci fermiamo ad un campeggio, che oltre ad essere carissimo è completamente pieno. Il secondo tentativo è decisamente più fortunato. Il proprietario è un ex ciclista e ci accoglie benissimo. Una piazzola con elettricità per venti euro e docce a gettoni offerte come bonus bici.
Sono quasi le otto, non c’è un supermercato vicino, è domenica e, soprattutto, questa settimana non abbiamo ancora mangiato la pizza. Penso che non ci sia bisogno di una scusa migliore per andare fuori a mangiare il nostro piatto preferito.
Concludiamo la serata con una ottima pizza nella pizzeria vicino al campeggio e poi a letto.