È finita la prima giornata in Finlandia. Siamo a Hänvihaara, un villaggio a pochi chilometri da Mäntsälä una piccola cittadina a sessanta chilometri da Helsinki nella regione dell’Uusimaa. Passeremo la notte nel b&b Majatalo Elsa, una bella casa in legno che si affaccia sulla campagna finlandese, ricavata da un vecchio negozio del 1952.
La giornata è stata piuttosto dura, anche se a dire il vero abbiamo pedalato poco (circa 35km), sicuramente tanto meno del previsto.
Ci svegliamo all’aeroporto di Helsinki, nel nostro accampamento protetto dalle bici.
Abbiamo dormito circa quattro ore, e anche se l’entusiasmo di preparare bici e bagagli è tanto, avvertiamo già una certa stanchezza. La notte è trascorsa tranquilla e non eravamo gli unici a passare la notte in aeroporto. Non era la prima volta che dormivamo in aeroporto, ma non abbiamo mai trovato tanto affollamento per dormire.
Appena svegli andiamo al bar per un muffin e una cioccolata calda. I prezzi sono gli stessi della gioielleria Tiffany sulla quinta strada a New York, ma una buona colazione è necessaria per fare il pieno di energia e iniziare a carburare.
Dopo le pratiche di igiene personale possiamo iniziare a prepararci. Montiamo biciclette in compagnia dei soliti curiosi che si fermano a guardarci con la stessa passione con cui un pensionato guarda un cantiere.
Finalmente siamo pronti. L’aeroporto è a nord di Helsinki, e dovremmo iniziare a salire, ma i programmi sono fatti per essere stravolti. Prendiamo un treno e andiamo a visitare la capitale.
La città di Helsinki sembra piccola, ma con la sua area metropolitana ospita unmilionequattrocentomila abitanti. Abituato alle nostre città il traffico è modesto e si gira benissimo in bicicletta. In poche ore è difficile visitarla a fondo, ma ci concediamo un giro nel centro visitando i luoghi simbolo quali la Temppeliaukion kirkko, una chiesa luterana scavata nella roccia, che abbiamo trovato chiusa, e la cattedrale di Helsinki. La città è letteralmente immersa nella natura. Le aree verdi sono moltissime e i finlandesi sembrano goderne a pieno, in bicicletta, correndo o semplicemente passeggiando.
Dopo un giro in centro ci dirigiamo verso nord attraversando la città fino ad uscirne. Siamo colpiti dall’ordine e dalla pulizia che vediamo in giro, anche nelle periferie; i vetri delle case sono pulitissimi, ogni condominio ha un portascì nel giardino e una zona per parcheggiare le biciclette, che non sono legate. I bambini, anche molto piccoli vanno in giro da soli, anche in bicicletta. Per noi è un altro mondo.
Fuori Helsinki pedaliamo immersi nella campagna; una natura a noi sconosciuta e profondamente diversa da quella mediterranea a cui siamo abituati. Viaggiamo per lo più su piste ciclabili e, dove non ci sono, le strade sono ben tenute e poco trafficate; le poche auto che circolano sono rispettose dei ciclisti, allargandosi di oltre un metro e mezzo durante il sorpasso o attendendo pazientemente che la strada sia sufficientemente larga per sorpassare in sicurezza.
Pedaliamo fino a Tikkurila. Ora la stanchezza si fa sentire con tutta la sua violenza. Quando arriva ha la capacità di scatenare: dolori vari, polemiche, risposte sopra le righe, fame, sete, freddo, sonno ed altre allucinazioni varie. La cosa migliore è riposarsi.
La giornata è stata splendida, ma pesante e, visto che a Tikkurila c’è una stazione, perché non prendere un treno fino a Mäntsälä per poi percorrere gli ultimi sei chilometri e mezzo fino a Hänvihaara.
In treno, come per magia, i malesseri vari spariscono, e, tra una chiacchiera e l’altra, vediamo scorrere dal finestrino la campagna finlandese e alcuni dei 188000 laghi del paese.
Arriviamo a Mäntsälä, una cittadina più che tranquilla. In giro, tra casette con i tetti molto inclinati e condomini ordinati incontriamo poche persone che ci fanno un cenno per salutarci.
Pedaliamo fino al nostro b&b. Ad attenderci Paula, la proprietaria, una signora gentile e disponibile che ci ha subito fatto sentire come fossimo a casa nostra. Ha acquistato il vecchio edificio tre anni fa per cambiare completamente vita. Il b&b ha anche un Café e un forno al piano inferiore.
Paula, in precedenza, lavorava come assistente sociale a Mäntsälä, la città in cui vive, una cittadina di poche anime, ma con molti problemi. Il fatto di incontrare ogni giorno le persone di cui conosceva i problemi lo riteneva stressante, così si è inventata una nuova vita.
Ci cuciniamo una cena a base di zuppe finlandesi varie da riscaldare al microonde, carne macinata e pomodori. Dopo aver cenato io vado a letto con un mal di testa lancinante mentre Micky e Dudu provano a prenotare un tampone nei prossimi giorni nel portale finlandese dedicato al COVID. Purtroppo non ci sono posti disponibili compatibili con il nostro programma, pertanto intanto prenotano due tamponi (Micky ed io) a Jyväskylä, poi domattina vedremo insieme come fare.