Giornata di riposo a Viñales. Abbiamo già sentito la mancanza della bicicletta, ma Dudu al termine della tappa di ieri, quasi in costante salita, aveva le gambe un po’ pesanti; giusto quindi fermarsi un giorno.
Mattinata a cavallo esplorando, assieme a una guida, i sentieri di queste strane montagne a forma di panettone. I nostri cavalli, tre splendidi animali semiautomatici, ci hanno fatto sentire dei cowboy, anche se era la prima volta che ci misuravamo con l’arte equestre. Cacio per Dudu, Essie per Micky e il Miche, Bicicletta per me (non poteva essere altrimenti). L’escursione di tre ore prevedeva un’ora di strada per arrivare ad una fazenda di caffè dove ci avrebbero spiegato il processo di creazione del caffè a partire dalla pianta. In seguito trotterellata fino a una fazenda di sigari dove ci avrebbero mostrato come tradizionalmente si fa un sigaro. Tutto bello, anche se quel che ricorderemo è l’esperienza di montare un cavallo.
La nostra guida un vero cowboy cubano. Cavalcava bene, impartiva ordini ai cavalli con la voce e con dei versi, utilizzava benissimo il frustino e, soprattutto, sputava come Clint Eastwood. Io, in uno slancio di convinzione, l’ho imitato, ma ho preso la sella del mio cavallo. Ok, giusto per ricordarmi che io non assomiglio nemmeno lontanamente ad un cowboy e, che la difficoltà di cavalcare Bicicletta era di pochissimo superiore ad una corsa sul bruco mela.
Finito il giro abbiamo salutato il nostro Clint Eastwood, i nostri stalloni, e siamo andati a prendere informazioni per il trasferimento a Cienfuegos.
Per una famiglia la soluzione taxi è più economica rispetto al trasporto in pullman di Cuba (Viazul) e decisamente più breve in termini temporali.
Purtroppo non è stato possibile partire subito; dovremo attendare domattina. Otto e trenta partenza. Si è quindi presentato il problema di trovare una sistemazione per la notte in una Viñales stracolma di turisti. Oltre due ore a chiedere in giro, ma niente. Due italiani incontrati per caso in un bar ci dicono che torneranno in Italia domattina, pertanto avrebbero lasciato la loro casa e, sicuramente fino a domani sarebbe stata libera. Perfetto per noi. Andiamo insieme dalla signora che ci concede la casa per questa notte.
Non ci resta che impegnare il tempo fino alla cena. Niente di meglio che visitare la Cueva dell’Indio una delle tante grotte presenti in questa regione. Li è possibile procedere a piedi fino ad un certo punto, per poi prendere una piccola imbarcazione per terminare la visita. Giornata di riposo, ma intensa. Domattina ci attende il trasferimento a Cienfuegos, e di li, dopo aver visitato la città ed i dintorni, in sella ai nostri cavalli con le ruote, riprenderemo il nostro giro nella Cuba Centrale.
Comments
1 commentoclaudio
Dic 29, 2016Come si fanno i sigari? E’ vero quel che l’immaginario occidentale narra?
administrator
Dic 30, 2016E cosa si narra nell’immaginario occidentale? Comunque e’ interessante vedere come li fanno. Foglie di tabacco, spezie a seconda del gusto che vogliono dargli e miele. Più’ si utilizzano foglie della cima della pianta, più’ il sigaro e’ costoso.
claudio
Gen 1, 2017Ho sempre “saputo” che affascinanti fanciulle locali arrotolano i sigari facendoli girare sulle cosce..
administrator
Gen 1, 2017A dire la verità il sigaro lo ha fatto un signore sulla sessantina un po’ sovrappeso. Se avesse arrotolato il sigaro con le cosce non solo non me lo sarei avvicinato alla bocca, ma dubito anche che lo avrei toccato 🙂