Quattro viaggiatori su due ruote in una costante improvvisazione pianificata
Cosa succede quando quattro persone decidono di mettersi alla prova e superare ogni volta i propri limiti, spesso solo legati alla mente?
Iniziano a pensare ad un nuovo percorso, con il mezzo più bello del mondo: la bicicletta. Ecologica, economica, semplice e di dimensioni abbastanza contenute da poter essere portata ovunque. Iniziano a studiare, comprano libri, passano giornate intere a girare il mondo su Google map alla ricerca di linee marroni chiare (che indicano strade sterrate) in grado di collegare qualche loro sogno.
Eccoci al completo, in rigoroso ordine di età:
Il Magnifico, il tecnico. Classe 1973. Colui che studia e cura la meccanica della bici per tentare le prime riparazioni. Una fervente passione per la storia e la cultura dei luoghi da visitare. L’autore dei post.
Micky, la creativa. Classe 1980. Determinante nella scelta e nella pianificazione finale, dalla girata di un giorno al viaggio di mesi. Il genio dell’organizzazione in dettaglio. La fotografa ufficiale del blog.
Dudu, l’estroverso. Classe 2006 e migliaia di km sulle gambe. Un cammino da bambino, diventato adolescente, in perenne salita. Deve ancora scoprire che i super eroi non esitono… o forse si.
Il Miche, il saggio. Classe 2011, il vecchio della compagnia. Un intruso che vive con il sorriso ogni nuova esperienza proposta, dispensando perle di saggezza.
Ogni viaggio ci fornisce nuovi spunti e migliorie da mettere in atto. La curiosità e lo spirito di avventura ci spingono sempre un pochino oltre e, nemmeno il tempo di finire un viaggio, che nella mente ci frulla già una nuova idea.
Viaggiamo in una costante improvvisazione pianificata, con al seguito tutto ciò che ci occorre per uscire da situazioni di emergenza. L’esplorazione di nuovi luoghi, magari nascosti, nuove culture, ed il contatto le persone ci rende più ricchi ad ogni viaggio. Ci sentiamo più vicini a Shackleton piuttosto che al turista. Semplicemente ci sentiamo dei viaggiatori.
Siamo l’antitesi dei ciclisti: mai indossato un pantaloncino tecnico, abbiamo giochi, hotweels e libri di scuola al seguito. Non ci lasciamo sfuggire sostanziose merende a base di gelato. Affrontiamo un viaggio in bicicletta per godere della lentezza, una qualità ormai perduta da tempo, troppo spesso sopraffatta dai ritmi stressanti e frenetici della vita quotidiana.