Ci svegliamo presto a Yeongcheon. Dopo esserci preparati, usciamo per fare colazione in convenience store. Questi negozi sono diventati indispensabili per noi; farebbero successo anche nel nostro paese.
Tornando in camera, ci accorgiamo di non avere la chiave. Proviamo ad andare alla reception, ma non c’è nessuno. Aspettiamo per un quarto d’ora, senza risultati. Proviamo a chiamare il numero di telefono dell’hotel, ma nessuno risponde. Quando ormai ci sentiamo persi, ecco spuntare il gestore dell’hotel, in pantaloncini corti, t-shirt e ciabatte, con un’aria decisamente assonnata. Sentendo il telefono squillare, ci ha notato dalle telecamere ed è venuto ad aprirci.
Pronti, partiamo in bici. Lasciamo Yeongcheon mentre un forte vento gelido soffia di lato. Il paesaggio cambia presto: campagna, piccoli villaggi e cittadine si alternano, rendendo il panorama leggermente più vario rispetto al cuore della Corea.
All’ora di pranzo ci fermiamo in una piccola cittadina, in un altro convenience store. È freddo, ma il sole scalda abbastanza da permetterci di mangiare fuori, godendoci il momento. Un tassista parcheggia l’auto con il motore acceso e si allontana per pranzare. Nella mezz’ora che passiamo seduti al sole non si vede: questa sì che è fiducia nel prossimo!
Riprendiamo il viaggio. Man mano che ci avviciniamo a Gyeongju, sulla destra vediamo apparire numerosi monticelli di terra: sono le tombe del Regno di Silla, di cui Gyeongju era capitale, tra i più importanti reperti archeologici della Corea.
Arriviamo finalmente a Gyeongju. Alloggiamo in una guest house gestita da una signora minuta e sorridente. Dopo il check-in usciamo per in piccolo assaggio di questa città.
Ci immergiamo nelle strade principali, illuminate e piene di negozi. Anche se qui il Natale non ha le stesse radici che ha in Occidente, è comunque una festa nazionale. Non tutti si scambiano regali, ma le coppie lo vivono come una festa romantica, simile a San Valentino.
Entriamo in un negozio della catena Daiso, distribuito su tre piani. Ci perdiamo tra scaffali pieni di ogni cosa e alla fine compriamo un piccolo albero e delle lucine di Natale. Anche se siamo in viaggio, il 23 dicembre non può mancare la nostra tradizione: fare l’albero, altrimenti Babbo Natale non saprebbe dove trovarci!
Tornati alla guest house, allestiamo il nostro angolo natalizio e poi usciamo per cena. Troviamo un locale carino, un po’ distante ma raggiungibile a piedi. La scelta si rivela ottima: pancake con frutti di mare e verdure, tteokbokki (gnocchi di riso coreani) e udon. Al ritorno compriamo una torta da gustare durante la nostra beauty routine serale.
Secondo giorno a Gyeongju
Ci svegliamo con calma: oggi dedicheremo tutta la giornata a esplorare la capitale del Regno di Silla.
La prima tappa è il Parco delle Tombe Daereungwon, che ospita diverse tombe reali, tra cui la famosa Cheonmachong (“Tomba del Cavallo Celeste”), l’unica visitabile. Compriamo i biglietti ed entriamo. Questa tomba del VI secolo è nota per i suoi tesori e per il dipinto unico di un cavallo celeste, che le dà il nome. La struttura ricorda le tombe etrusche, e al suo interno si trovano gioielli, la corona d’oro e schermi con ricostruzioni.
Dopo la visita culturale, ci concediamo un po’ di leggerezza. Vicino al parco c’è una strada dedicata ai turisti. Tra negozi di souvenir e cibo, troviamo uno studio artistico dove disegnano ritratti in stile fumetto. Non resistiamo e ci facciamo fare i nostri ritratti, aggiungendo anche quelli dei nostri gatti a partire da una foto.
Subito dopo entriamo in un negozietto dove, per 1000 won, si può pescare una pallina numerata che corrisponde a un cassetto. All’interno troviamo un biglietto con un oroscopo e uno spazio per scrivere un desiderio, che poi leghiamo a un filo, secondo la tradizione.
Torniamo alla cultura con la visita al Cheomseongdae, l’osservatorio astronomico più antico dell’Asia e uno dei più antichi al mondo. Anche se sembra una semplice torre in pietra, per l’epoca rappresentava un traguardo tecnologico notevole.
È quasi sera, ma abbiamo ancora delle cose da fare.
Prepariamo bigliettini con i nostri nomi e li estraiamo a sorte. Con il nome pescato andiamo da Daiso per comprare un regalo di Natale da mettere sotto il nostro albero, rispettando un budget uguale per tutti. Dopo un’ora di shopping torniamo alla guest house a sistemare i regali e usciamo per una tradizione della vigilia: pizza da Domino’s.
Concludiamo la serata acquistando una torta alle fragole coreana, il dessert per eccellenza delle festività in Corea. Le vetrine delle pasticcerie sono piene di queste torte soffici e delicate, servite anche a compleanni e anniversari.
Domani riprenderemo il viaggio in bici, direzione Ulsan, sulla costa orientale affacciata sul Mar del Giappone.