Siamo in Austria nella città di Hollabrunn a poco più di 50 chilometri da Vienna.
Dormiamo in un hotel quasi deserto per studenti. Oltre a noi una squadra di calcio di ragazzini in ritiro.
Ci svegliamo per l’ultima volta in Repubblica Ceca. Colazione in camera a base di pane burro e marmellata e yogurt prima di uscire.
Subito un tratto sulla 38 nel traffico dei lavori stradali prima di girare su una tranquilla stradina di campagna che dopo un poco diventa sterrata. Ci troviamo ora sul terreno morbido di un bosco all’ombra di querce alte e robuste.
È passato mezzogiorno quando ritroviamo la strada asfalta e scorrevole che attraversa i campi di girasole; ci conduce a Znojmo l’ultima città che incontreremo in Repubblica Ceca, famosa anche per la produzione di vino.
Il centro storico con edifici medievali è ben conservato; noi ci fermiamo nella piazza centrale e ci sediamo al Café Cappuccino, un elegante café in stile Belle Époque il cui interno è arredato con legno, vetri colorati e specchi. Un light lunch, seduti ad un tavolo all’esterno del café, goduto e gustato con tutta la calma possibile ci fa dimenticare i chilometri che dobbiamo ancora percorrere.
Saliamo sulle bici, usciamo dalla città e riprendiamo una stradina sterrata tra i campi di mais e i campi di girasole, delimitata da alberi di prugne, delle quali Michelangelo fa una scorpacciata. Alcuni cartelli segnalano i bunker risalenti alla seconda guerra mondiale.
Superiamo una collina ed il panorama cambia completamente. Ora siamo circondati da vigneti che si estendono a perdita d’occhio. Ci fermiamo per mangiare qualche chicco d’uva dolcissimo e proseguiamo pedalando sui solchi lasciati dai trattori.
Ormai siamo nei pressi della frontiera. Ritroviamo la strada statale che ci porta oltre il confine che attraversiamo senza alcun controllo.
Imbocchiamo nuovamente una stradina di campagna, prima che la via che stiamo percorrendo si trasformi in autostrada.
Notiamo subito il cambiamento del tipo di colture: da una parte abbiamo campi di rape bianche dall’altra campi di zucche.
Ci immettiamo sulla EuroVelo 13. Le EuroVelo sono una rete di percorsi ciclabili a lunga distanza che attraversano l’Europa; sono progettate per promuovere il cicloturismo e offrire percorsi sicuri e ben segnalati per noi ciclisti.
L’EuroVelo 13 è conosciuta anche come Strada della Cortina di Ferro, poiché segue il confine che una volta separava i blocchi occidentale e orientale durante la Guerra Fredda. Attraversa 20 paesi, partendo dal Mare di Barents a nord, al confine tra Russia e Norvegia, fino al Mar Nero a sud, al confine tra Bulgaria e Turchia.
Lungo la ciclabile che ci accompagnerà esattamente a Hollabrunn incontriamo un gran numero di ciclisti.
Arriviamo a Hollabrunn, attraversiamo la piccola cittadina ed arriviamo all’hotel. Un casermone a sette piani piuttosto diverso dalle strutture nelle quali abbiamo dormito fino a questo momento. L’interno si presenta freddo esattamente come l’esterno, ma il personale è gentilissimo e le camere sono pulite.
Michelangelo è decisamente stanco e non se la sente di uscire a cena, anche perché il centro dista qualche chilometro.
Abbiamo vicino un supermercato e, per il tipo di struttura, magari è presente una cucina per preparare qualcosa.
Chiediamo alla reception. Non c’è alcuna cucina, ma in compenso c’è la mensa. Possiamo usufruirne, ma la cena è servita alle 18. A votazione vince la mensa.
Doccia veloce e andiamo in mensa, dove sta già cenando la squadra di calcio che soggiorna in hotel. Ci guardano incuriositi, qualcuno sogghigna, qualcun altro sorride.
Riso e piselli, bistecca di maiale con una salsa e insalata al buffet. Onestamente tutto davvero buono.
Concludiamo la serata con un gelato nell’unico luogo vicino ed aperto: Mc Donald’s. Ora possiamo dormire. Domani arriveremo a Vienna.