Siamo in una casetta gialla alla periferia di Jämsä una piccola cittadina della Finlandia centrale. La nostra camera è al primo piano della casa; è calda e confortevole. Condividiamo un bagno e una cucina con due signore finlandesi sulla sessantina che dormono nella camera di fronte alla nostra.
Al piano inferiore abitano i proprietari della casa, una coppia di gentili signori più sui settanta che sui sessanta.
Ci svegliamo nella casa nel bosco di prima mattina. Dalla finestra della cucina entra un timido raggio di sole che fa sperare in una giornata senza pioggia. Tutti gli indumenti del giorno prima sono asciutti. Facciamo colazione, prepariamo i bagagli e partiamo.
Lasciamo la stradella nel bosco per immetterci nella E63, una strada di grande comunicazione. Fortunatamente è poco trafficata e si viaggia bene. Affrontiamo i lunghi saliscendi uno dopo l’altro, e, nelle gambe si sentono tutti.
Il panorama intorno a noi cambia più volte: dalle foreste si passa ai laghi ai campi coltivati a segale e ad avena. Incontriamo pochi paesi, piccolissimi, due strade, poche case e un negozio. Le persone vivono una vita lontana anni luce dai ritmi frenetici della nostra; sono sorridenti e quando ci fermiamo c’è sempre qualcuno interessato a scambiare qualche parola con noi.
Poco prima delle 17 siamo a Jämsä. Il primo obiettivo è ora quello di andare a lasciare i bagagli nella nostra casa. La troviamo esattamente a metà di una strada con case tutte uguali. In legno, due piani, tetto molto inclinato con una scaletta che consente di salirci facilmente e un giardino ordinatissimo.
Ad attenderci un signore intento a lucidare il proprio taxi. Entriamo nel cancello aperto e il biondo e robusto uomo ci accoglie con un gesto del braccio e un sorriso un po’ sdentato. Cerca di spiegarci, nel suo inglese un po’ stentato, come funziona il soggiorno e ci mostra la casa.
Ringraziamo e ci sistemiamo nella camera, un sottotetto con due lettini e un grosso divano dove possono dormire comodamente due persone. Prima di uscire per fare la spesa per la cena ci godiamo una bella doccia spazza fatica.
Usciamo di casa, l’aria è decisamente raffrescata tanto da richiedere di tornare in camera per prendere indumenti più pesanti. Nel vicino supermercato compriamo zuppe, polpette finlandesi da riscaldare al microonde e un dolcino.
Domani è previsto un giorno di riposo, forzato. Di prima mattina un treno ci porterà a Jyväskylä per fare il tampone molecolare previsto. Poi trascorreremo il pomeriggio in giro per la città famosa per il rally dei Mille laghi, un evento del campionato del mondo rally che si corre in zona. Il Mille Laghi è il più grande evento sportivo annuale che si svolge nei paesi nordici, avendo un’affluenza di spettatori media di 500.000 persone.