Kemi, Lapponia. Una piccola città alla foce del fiume Keijoki nel Golfo di Botnia famosa per il Castello di Ghiaccio, una delle attrazioni oramai simbolo del paese. Ogni anno, nel tardo autunno, viene costruita una fortezza di ghiaccio che attirerà i turisti fini al mese di aprile. Nella stessa area vengono costruiti lo snow hotel, lo snow restaurant e la snow chapel, dove è possibile sposarsi.
Nel periodo estivo è decisamente brutta. È costituita da una serie di palazzoni che ricordano più l’architettura sovietica piuttosto che quella scandinava. Noi dormiamo in un appartamento nuovissimo al primo piano di un grande parallelepipedo con altre decine di alloggi. L’arredamento, chiaro, è moderno e curato. In cucina la dotazione è completa; c’è ogni sorta di elettrodomestico, grande e piccolo.
Ci svegliamo la mattina nel cottage di Ii. Fuori c’è un bel sole; l’erba verdissima è coperta dalla rugiada, tanto che è un piacere camminarci a piedi scalzi. Una bella colazione a base di porridge riscaldato al microonde e yogurt ci fa iniziare bene la giornata. Consegnamo le chiavi e in sella. Oggi ci aspettano circa ottanta chilometri.
Usciamo da Ii percorrendo la pista ciclabile che costeggia la E8. Ci accompagnerà per lunghi tratti della tappa, ora correndo lungo il lato sinistro, ora correndo lungo il lato destro dello stradone. Intorno a noi foreste intervallate di tanto in tanto da un corso d’acqua.
La cosa strana è nei fiumi e nei laghi l’acqua non è blu, bensì marrone, anche se limpida. Alcuni studi dicono che il blu dei fiumi e dei laghi era dovuto alle piogge acide. Negli ultimi vent’anni le piogge acide stanno diminuendo e le acque dei fiumi e dei laghi stanno tornando al loro colore preindustriale.
La strada è prevalentemente pianeggiante e i chilometri passano velocemente; i lunghi e faticosi saliscendi dei primi giorni sono un ricordo.
Poco prima dell’ora di pranzo il Miche perde il controllo della bici sul terreno un po’ sporco e si procura escoriazioni a ginocchia e gomiti. Fortunatamente la caduta ha provocato più paura che danni. Accompagno il Miche a fare due passi lungo una stradina che si inoltra nella foresta per fargli smaltire un po’ di paura quando scopriamo che il sottobosco è formato da una distesa di piantine di mirtillo. Facciamo uno spuntino di mirtilli prima di pranzo 😀.
Dopo poco ci fermiamo a Simo, un paesino minuscolo, con un supermercato dove poter comprare qualcosa da mangiare. Le soste per dormire o per pranzare sono scandite dai pochissimi luoghi dove possiamo comprare del cibo.
Insalata per Micky e me, mentre i bimbi mangino una pizza nella pizzeria adiacente al supermercato. Mancano circa trenta chilometri a Kemi, pertanto possiamo concederci una sosta un po’ più lunga.
Dopo un’ora ripartiamo e copriamo la distanza che ci separa dalla città tutta d’un fiato. Lasciamo le bici ed i bagagli ed andiamo a toccare il mare.
Anche se il sole è ancora alto inizia ad essere tardi. Facciamo un giro per il centro, desolato e con tutti negozi chiusi, dato che alle 18:00 tutte le serrande si abbassano senza eccezione alcuna.
Ci rimane il solito supermercato. Spesa con tanto di occorrente per sfornare una bella crostata di lamponi, visto che sono particolarmente ispirato.