Santa Clara, la città nella quale si è decisa la rivoluzione. Città dove è seppellito il Che. Qui il Che, Fidel e Camilo Cienfuegos con una ruspa hanno distrutto i binari dell’unica ferrovia che attraversa tutta Cuba, impedendo il passaggio di un carico di armi ai governativi.
Poi la conquista della città nell’ultimo giorno dell’anno del 1959, con le autorità che iniziavano a lasciare l’Avana.
Nella piazza principale il Santa Clara Libre, l’hotel in cui il Che entra vestito da cameriere per eliminare i tre cecchini che sparavano sui rivoluzionari; è ancora crivellato di colpi.
Siamo arrivati in città al termine di una bella giornata trascorsa tra bici, mare e taxi.
Solita sveglia mattutina e colazione abbondante. In centro per connetterci a internet e in sella verso il mare. Lungo la strada, in un piccolo paese fuori Trinidad ci fermiamo per comprare banane e pane. In una piccola piazza stanno preparando una festa. Chiediamo di che festa si tratti. E la festa per los niños! La festa consisteva in una signora che vendeva lattine e buste di patatine e un anziano signore che, su di una panchina, aveva in bella mostra quattro grosse torte cremose e piene di mosche poggiate su dei cartoni. Il signore distribuiva fette di torta. Ci avviciniamo incuriositi e il signore strappa dei pezzi di cartone, scaccia le mostre e ci fa quattro belle fette di torta. Che facciamo? Sfidiamo la dissenteria? Era troppo gentile per rifiutare, così ci sediamo e ci mangiamo la nostra fetta enorme di torta. Buona. Dico al signore che vogliamo fare una piccola donazione per i niños e gli porgo qualche CUC. Inizialmente rifiuta, ma dopo una breve insistenza accetta imbarazzato. Porge i CUC all’altra signora, ci guardano dicendoci che saranno utilizzati per los niños e ci porgono due lattine di aranciata. Altre due brave persone da aggiungere alla lunga lista di cubani conosciuti in questa vacanza.
Pedalata fino alla spiaggia di Ancon, una delle più belle di Cuba. Bagno e relax.
Alle due avevamo appuntamento con Jovanotti, un tassista cantante. Ieri, con una stretta di mano, venti CUC di anticipo più quaranta a saldo, ci ha promesso una corsa fino a Santa Clara, bici comprese. Alle due siamo pronti nel parcheggio. Alle due e un quarto siamo ancora nel parcheggio; alle due e mezzo sempre nel parcheggio, abbastanza preoccupati. Se ci fossimo fidati di un cubano furbo che alla fine ci ha fregato? Alle due e quaranta, deluso e arrabbiato vado a contrattare una corsa per Santa Clara con un altro tassista. Cento CUC. Ovviamente ci ha visto senza grosse alternative e ci prova; gliene offro settanta, ma lui rifiuta. Aveva l’unico taxi con un portapacchi adatto a caricare le bici. Il tassista inizia a contrattare con altre persone. Mi decido ad andare a offrirgli quel che chiede, ma non appena inizio a parlarci ecco Jovanotti, con quasi un’ora di ritardo che da lontano si sbraccia. Ritardatario, ma onesto.
Lui non è il tassista, ma l’intermediario. Il tassista è un tizio di Santa Clara con un catorcio verde degli anni 60 che, evidentemente doveva comunque rientrare a casa, ma noi va benissimo. Altra magia per le bici: due sul portapacchi e una infilata per poco più di metà nel baule. Smonto la ruota davanti, così sporge meno.
Cento chilometri tra le montagne con una macchina che nelle salite per poco dovevamo spingerla. Sosta per comprare delle lattine della ottima Ciego Montero Cola. Un signore si avvicina con una ciotola di fegato di maiale appena cotto (con un buon odore onestamente) e una forchetta e ce lo offre. Pensiamo però che due sfide in un giorno sarebbero troppe. Rifiutiamo cortesemente. Arriviamo finalmente a Santa Clara. Ad attenderci Nicola, un italiano che da cinque anni si è stabilito qui. Oltre a darci ospitalità ci propone cucina italiana. Allora, spaghetti all’aragosta per me e Micky, carbonara (con pancetta preparata da lui) per Dudu e Il Miche. Ottima cena. Domani, dopo aver visitato la tomba del Che, rotta verso Cayo Santa Maria, dove arriveremo tra due giorni.
Comments
1 commentoGiovannella
Gen 3, 2017Ma non sarà che quelle torte erano per il mio compleanno?Secondo me il Miche ci ha fatto un tuffo dentro?