Siamo a Viñales, una cittadina medio piccola tra le valli della Cordillera Guaniguanico, nella parte orientale di Cuba. Avevamo deciso di trascorrere qui due giorni, ma dopo quasi due ore di ricerche, chiedendo la disponibilità ad ogni casa, siamo riusciti a trovare una camera libera. Con solo letto matrimoniale. Per quattro. Solo per questa notte. Poteva andare meglio.
Venticinque euro per la camera e venti per la colazione. Qui non si contratta. La casa particular in cui ci troviamo possiamo definirla di gran lusso, comparata alla media delle case particular viste fino a questo momento. Piastrelle eleganti, mogano, bagno rivestito in pietra con una cabina doccia con le pareti in vetrocemento mai vista a Cuba, saponi disponibili per gli ospiti. Da qui si capisce che a Viñales si discosta di molto dalla Cuba in cui abbiamo viaggiato in questi giorni. Una piccola Rimini tra le montagne di Cuba, pronta ad accogliere turisti da tutto il mondo. Niente di male, ma noi stiamo cercando altro.
Sveglia mattiniera a casa di Millito che ci ha servito la solita ottima colazione a cui ormai siamo abituati. In sella per tre chilometri per trovare una piazza con wifi e comprare acqua, pane e banane, il cui consumo giornaliero si aggira sulle dieci-dodici a testa. Qualche altro giorno e mi arrampico sugli alberi.
Prima foratura dovuta ad un vetro che si è conficcato nel copertone. Riparazione in mezzo ad una moltitudine di consulenti cubani. Chi era prodigo di suggerimenti che non comprendevo, chi mi passava gli attrezzi, chi controllava continuamente la pressione della ruota (anche se ero dotato di misuratore di pressione digitale), chi ancora dava dei colpi al copertone mente gonfiavo (non ne capivo l’utilità, ma mi dispiaceva non renderlo partecipe).
Il tempo di ringraziare tutti ed in sella per percorrere i venticinque chilometri, fatti ieri in senso contrario, che ci separavano da San Cayetano. Percorrere una strada già percorsa ha la caratteristica di farla sembrare molto più lunga. E allora ancora saliscendi con galline, maiali, cavalli, capre e tutta la bella fattoria nel mezzo alla strada. A San Cayetano sosta per pranzo. Un bambino si avvicina per dare una stretta di mano a me e un bacio a Micky, Dudu e Il Miche. Un attimo interdetto e poi… ma certo. Era un bambino incontrato due giorni fa a Puerto Esperanza con il quale abbiamo parlato.
Venti chilometri a Viñales, faticosi e sotto un sole cocente. La strada si arrampica su strane queste montagne dalla forma quasi perfetta di un panettone, similitudine perfetta visto il periodo.
A pochi chilometri da Viñales decine e decine di pullman con turisti da tutto il mondo. A Viñales, infatti, ci sono tra le grotte più belle di tutte le Americhe. Un susseguirsi di alberghi, case particular, taxi e turisti in bicicletta, riconoscibili dallo zainetto di marca e dall’abbigliamento.
Domani giornata senza pedalare. Mattina a cavallo tra piantagioni di tabacco e dimostrazione di come si fanno i famosi sigari cubani. Nel pomeriggio visita delle grotte o, in alternativa, cerchiamo di spostarci subito a Cienfuegos anticipando il programma di un giorno per continuare da li il nostro tour, nella Cuba centrale.
Comments
1 commentoGiovannella
Dic 28, 2016Come stanno le mie scimmiette?……volevo dire come stanno i miei nipotini?Non credo a quel che leggo…….vuol dire che” il Miche”mangia frutta e verdura?Da non credere!
Giovannella
Dic 28, 2016Il tuo racconto ,Ale ,è simpatico scorre via velocemente…..ma le foto parlano e narrano una realtà che stenti a credere(anche se in parte conosciuta).Villaggi di casupole,strade(ma si possono chiamare così?)negozi di generi “alimentari”(….i Nas chiaramente non esistono)……..e poi i sorrisi della gente e soprattutto dei bambini che vi circondano curiosi e riconoscenti per una penna o un pennarello.
Nada Santucci
Dic 28, 2016Ho scoperto il vostro blog grazie all’articolo su Qui Livorno. Bravi, bravissimi. Rivivo il viaggio di due mesi a giro per Cuba, coi loro strampalatissimi autobus fatto 2 anni fa, e poi di nuovo nel febbraio scorso. Non so quali sono i vostri programmi a Cienfuegos, ma lì vive un livornese doc, Manolo Rizzato proprietario dell’Hostal Gardenia Blanca e ristoratore. Puo’ indicarvi anche altre case particular dell’isola sicure e pulite. Buon proseguimento e grazie per condividere in modo simpatico la vostra bella esperienza. Nada Santucci
administrator
Dic 28, 2016Grazie Nadia,
domani ci sposteremo a Cienfuegos per esplorarne un pochino i dintorni per un un giorno e mezzo. La casa particular dovrebbe trovarcela la signora presso la quale dormiamo stasera. Fuori dai grandi centri e’ più’ facile trovare, poiché’ c’e’ poco turismo, ma altrove siamo in alta stagione. Speriamo solo di ritrovare i sapori della Cuba autentica.
administrator
Dic 30, 2016Grazie Nadia, Manolo ci ha aiutato a trovare casa.