Fuzeta, prima sosta in terra Portoghese, nella decantata Algarve. Una giornata complicata, tra una sveglia assassina alle 6, e una rottura importante della bici.
Sveglia prima dell’alba, preparazione bici, e in sella per percorrere i poco più di due chilometri che ci separano dalla stazione degli autobus. Da li, con un autobus, raggiungiamo Tavira, il paese dal quale partirà la nostra esplorazione dell’Algarve. Arriviamo stanchi, ma carichi.
Sosta ad un supermercato per rifocillarci di acqua e di cibo e in sella alla scoperta di uno dei percorsi cicloturistici più belli del mondo: l’Ecovia Litoral. Una bella strada sterrata nella campagna dell’Algarve con l’oceano sullo sfondo. Il canto della cicale ci fa da colonna sonora. La temperatura non è insopportabile: c’è sempre una leggera brezza che non ci fa sentire il caldo. Ci fermiamo per cogliere dei fichi maturi e dolcissimi. Dopo poco la catastrofe.
Il disco in plastica che protegge i raggi dalla catena, probabilmente a causa di una botta subita in autobus, si è incastrato nel deragliatore posteriore, troncandolo di netto. Ottimo. Secondo giorno di vacanza e cambio rotto in maniera irreparabile. Inoltre è domenica, i meccanici sono chiusi, i paesi sono piccoli e il pezzo di ricambio non fa parte del materiale di consumo, quindi, nel caso andrebbe ordinato. Con l’aiuto di Micky decidiamo di accorciare la catena e viaggiare in monomarcia; non sarà il top, ma non stiamo fermi!
Arriviamo nel primo pomeriggio a Fuzeta, un paesino in una laguna con pochi abitanti e molti turisti. Arriviamo al nostro ostello, una specie ci casa comune, gestita da due signori vagamente hippie gentili e disponibili. Scarichiamo i bagagli e corriamo in spiaggia. L’acqua dell’oceano è gelida, ma almeno un bagno dobbiamo farlo.
Michelangelo, che è alle prime esperienze con la sua bici in questo tipo di viaggi, ha acquisito sicurezza ed è bravo. Anche sullo sterrato un pochino più impegnativo. Promette bene 😉
Domani altri 40 chilometri, tra campagna e mare. Intanto ho ordinato il deragliatore che dovrei trovare in albergo a Lisbona venerdì prossimo. Qualche giorno in emergenza e poi dovremmo essere di nuovo pienamente efficienti. 🙂