Caldas de Reis, un paesino della Galizia caratterizzato da delle vasche di acqua calda termale dove le persone e i pellegrini possono riprendersi dalle fatiche.
Noi ci svegliamo a Redondela, dopo la prima notte passata in territorio spagnolo. E’ piuttosto fresco, per cui indossiamo degli indumenti un pochino più pesanti. Attraversando la piccola cittadina di Redondela ci fermiamo in un bar per fare colazione. In Spagna le paste, oltre ad essere molto buone, sono davvero gigantesche.
Ci rimettiamo in sella ed affrontiamo subito una salita impegnativa che per metà facciamo spingendo la bici; iniziamo subito a bruciare la pasta gigante. Entriamo in un bel bosco di eucalipti con il terreno piuttosto sabbioso che rende complicato stare in sella, tanto che il Miche, che ha le ruote più piccole di tuti, cade ben due volte.
Incontriamo Pontevedra una città decisamente carina. Attraversiamo il centro storico tra negozi e violetti e ci fermiamo in una piazza per pranzare. Insalata per me e Micky, panini per Dudu e il Miche. Intorno alla piazza iniziano a girare auto storiche, probabilmente c’è un raduno. Dopo iniziano a camminare persone vestite con abiti d’epoca e compaiono le telecamere. Stanno girando un film film storico. Terminiamo il nostro pranzo allietati da auto e personaggi di un altro tempo e ci rimettiamo in viaggio.
Mancano 27 chilometri a Caldas de Reis, tutti da percorrere lungo la N-550, uno stradone caratterizzato da lunghi saliscendi. Piano piano i chilometri scorrono e arriviamo a Caldas de Reis. Il tempo di trovare il nostro ostello e andiamo a cercare le famose vasche di acqua termale. L’acqua è caldissima e le sensazioni per le nostre gambe sono piacevoli.
Non ci rimane che mangiare ed andare a letto. Domani ci attende l’ultima tappa che ci porterà a Santiago per il secondo anno consecutivo.