Siamo a Quarteira, dopo quarantacinque chilometri belli, ma faticosi, tra saliscendi interminabili e un sole che ci ha cotto.
Stamattina ci siamo svegliati con calma, abbiamo fatto colazione con calma, e preparato con calma le biciclette. Tutto questo in deroga al nostro protocollo di viaggio, non scritto, ma chiaro e condiviso: partenza presto perché la mattina si viaggia meglio, e la sera, quando sopraggiunge la stanchezza, siamo già a destinazione. Ecco, mai andare contro il protocollo per pigrizia, specialmente se ha sempre funzionato. Stasera siamo arrivati a Quarteira quasi alle otto con il Miche e Dudu stanchi morti e, senza la possibilità di visitare il luogo o farci un bagno nell’oceano.
Il percorso, paesaggisticamente, si è diviso in due. La mattina abbiamo pedalato tra le saline e la laguna, tra fenicotteri e altri tipi di uccelli con le gambe lunghe. Il pomeriggio tra città e paesi, tutti caratterizzati da case dal classico stile portoghese: per lo più bianche e con mattonelle arabeggianti sulla facciata.
Sosta rifocillante, in un supermercato, intorno alle undici e mezzo per la merenda di metà mattina. Il Magnifico: una banana, una pera e qualche mandorla. Micky: una pesca, una pera e qualche mandorla. Dudu: una specie di panzerotti con dentro la carne. Il Miche: un pollo arrosto dalla rosticceria del supermercato, accompagnato da mezza baguette. Si tengono leggeri i bimbi. Devono pedalare. 😀
Nel primo pomeriggio arriviamo a Faro, una bella cittadina ben tenuta. Ci fermiamo in un parco per ripararci un pochino dal caldo dove incontriamo una famiglia di ragazzi padovani. Babbo, mamma, due bambini piccoli ed uno in arrivo. Si sono avvicinati facendoci i complimenti per le biciclette ed il nostro modo di viaggiare. Ci siamo messi a parlare con loro, i quali sono bloccati a Faro da 15 giorni, in attesa un pezzo di ricambio del motore della barca. Il primo pensiero che ci è venuto in mente è quello di una vacanza completamente rovinata. Invece no. Sono partiti due anni fa dall’Italia, mollando tutto. Hanno viaggiato in Grecia, Turchia, Croazia, Sardegna, Corsica, Spagna e Portogallo. A breve andranno alle Canarie per poi spostarsi ai Caraibi. L’unica difficoltà è, a detta loro, quella (per me non da poco) di racimolare qualche soldo ogni tanto; portando turisti o facendo altri lavoretti. Quando ho chiesto loro come faranno con la bambina che, avendo la stessa età del Miche, a settembre deve andare in prima la risposta è stata disarmante. Semplicemente non va a scuola. Basta un’ora in giorno di studio in barca; poi girando il mondo impara già tante cose. Per quanto a volte ci sentiamo strani a viaggiare in bici per il mondo, c’è sempre qualcuno davvero tanto più strano di noi.
Arrivati a Quarteira abbiamo preso possesso del nostro bungalow dentro al campeggio e, dopo una doccia gelata, abbiamo deciso di sperimentare il nostro nuovo fornellino ad alcool. Piccolissimo ed efficientissimo. Hamburger per cena e uova sode per domani. Giusto il tempo per la sostituzione di un freno a Dudu, che ha distrutto, perdendo tutto l’olio, durante una caduta e nanna. Siamo tutti stanchi e domani riprendiamo le sane abitudini: sveglia prestissimo!
Comments
1 commentoGiovannella
Ago 10, 2017Ma come sono belli i miei bimbi!!!!