Siamo ad Águeda. Abbiamo superato la metà del nostro Cammino Portoghese. Da ora in poi i chilometri che ci separano da Santiago sono meno di quelli che ci separano da Lisbona. Una tappa abbastanza semplice, con lunghi tratti pianeggianti, paesaggisticamente piacevole e ricca di incontri.
Partenza alle nove e uscita da Coimbra attraverso una bella pista ciclabile lungo il fiume. Iniziamo a passare dai vari paesini di campagna in cui si vedono donne anziane, vestite di nero, col viso segnato e cotto dal sole: vedendoci passare ci offrono un gesto o un sorriso.
Incontriamo due pellegrini con tre bellissimi cavalli bianchi, uno ciascuno più uno per i bagagli. Anche loro sono diretti a Santiago e sembrano felici di mettersi in posa per una foto sui loro mezzi quadrupedi.
Ci immettiamo subito in una stradina sterrata che attraversa un bosco di eucalipti. Questo tipo di boschi è particolarmente numeroso a causa della crescita veloce degli alberi e del loro utilizzo nell’industria della cellulosa: praticamente hanno sostituito i boschi e la macchia autoctona. Pedaliamo praticamente su una spiaggia; una strada di sabbia a oltre cento chilometri dal mare che ci fa procedere con fatica.
Nel pomeriggio, durante una sosta, incontriamo un pellegrino francese che si ferma per fare due chiacchiere con noi. Un ragazzo simpaticissimo che è in giro da due mesi e mezzo e che ha percorso, fino questo momento, quasi duemila chilometri a piedi. E’ partito dal suo paesino, nel centro della Francia, è arrivato a Saint Jean Pied de Port, ha percorso tutto il cammino francese arrivando a Santiago; sta andando a Fatima per poi rientrare al suo paese percorrendo tutta la costa spagnola. Un folle, ma simpatico.
Noi proseguiamo con una piacevole pedalata in pianura, spezzato da qualche saliscendi, fino ad Agueda. Ad attenderci migliaia di ombrelli: ai terrazzi, nelle vetrine, sospesi nelle stradine cittadine; incuriositi ne abbiamo chiesto il motivo. Fanno parte di un festival della città di Agueda che si svolge per tutto il mese di Luglio con numerosi eventi d’arte e musicali. Gli ombrelli sono un residuo che rimarranno fino a settembre a vantaggio dei turisti, poi saranno tolti fino alla prossima estate.
Per noi spesa al supermercato preparazione della cena, mentre nel giardino veniva celebrata la messa. Brindisi con dei pellegrini polacchi al grido di “na zdrowie”
Comments
1 commentoMarco
Ago 20, 2017Come tutte le mattine sono qui a leggere le vostre avventure…..e oggi finalmente leggo che la salita più lunga e fatta..(siete a metà) ora tutto discesa….Santiago si avvicina….bon caminho vi aspettiamo …un abbraccio a tutti….
Giovannella
Ago 20, 2017Ma un ombrelloni me lo porterete??
Giovannella
Ago 20, 2017Anche oggi ho sbagliato:volevo scrivere Ombrellino.Che schiappa