Gonzar, fine della quattordicesima tappa. Ah, quanto è bella la Galizia; boschi verdi, tante mucche al pascolo, tanti corsi d’acqua, e una serie infinita di paesini.
Giornata iniziata malino. Pioggia intensa. Dopo soli dieci chilometri di percorso un altro guaio alla bici di Michela (raggio saltato) e una mega caduta (patta) di Nicco (non dalla bici, ma scivolato mentre faceva un salto) che ci ha fatto preoccupare. Il tutto ci ha fatto passare quasi tre ore a Sarria, prima di ripartire. Da segnalare l’elegantissimo posto dove abbiamo portato la bici a riparare. Pomeriggio più tranquillo in uno dei tratti sicuramente più belli dell’intero cammino. Siamo ormai a meno di cento chilometri da Santiago. Abbiamo lasciato le tre cifre. Non so nemmeno se sono davvero contento. Avverto un miscuglio di sensazioni che vanno dalla curiosità di vedere la fine alla malinconia di finire questa avventura. Non posso far altro che assaporare ancor di più il cammino che rimane.
In netto anticipo sulla tabella di marcia abbiamo deciso di non arrivare un giorno prima a Santiago, ma di accorciare le prossime due tappe per goderci il percorso e arrivare di mattina presto a Santiago pronti per la benedizione dei pellegrini delle 12.
Buonanotte.
Arrivo nella terra di mezzo
Nelson, Nuova Zelanda. Dopo quarantadue ore di viaggio abbiamo gli occhi allucinati dalla stanchezza. Siamo felici,...